Luminaria di San Costanzo

La nostra Confraternita, insieme alla Compagnia delle Sorelle del SS.mo Rosario, ha accolto con gioia l’invito a partecipare alla Luminaria di San Costanzo, Patrono di Perugia.

Le profonde radici comuni di Fede e Cultura perugine vengono riscoperte nella Luminaria di San Costanzo, il giorno della Vigilia della festività del Santo Patrono di Perugia, Vescovo e Martire.

Risalgono infatti ai primi del 1300 le radici storiche della “Luminaria Grande” voluta dal Consiglio dei Priori in occasione della Solennità del suo Santo Patrono e, oggi come allora, ha avuto inizio proprio dall’odierna Piazza IV Novembre, la piazza antistante il portone di Palazzo dei Priori.

Con l’accensione del fuoco, la città si è raccolta, con le torce accese, lungo la “Via Regale”, la strada che Re, Principi e Papi percorrevano per entrare nella Città, in una processione ricca di devozione, con il gonfalone di San Costanzo, il gonfalone del Comune di Perugia e altri gonfaloni storici, con costumi e musiche che rappresentano secoli di storia e della nostra cultura.

Al termine della Luminaria, sono stati celebrati i Vespri Solenni presieduti da S.Em. Card. Bassetti, il quale ha ricordato, nell’Omelia, che “la Luminaria non ha una motivazione soltanto religiosa, ma soprattutto civile. Nel rendere omaggio a san Costanzo si esaltano quei valori morali e sociali sui quali s’è retta per secoli una società che con il suo ingegno, la sua inventiva, la sua laboriosità ha dato vita ad una civiltà carica degli ideali umanistici, per tanta parte cristiani, di pace, bellezza e benessere corporale e spirituale, che ancor oggi regge il nostro vivere comune e ne sostiene, nonostante tutto, il suo continuo progresso.”

Nel corso dei Vespri Solenni hanno avuto luogo quattro gesti simbolici: il dono del cero da parte del Sindaco, la deposizione della corona d’alloro donata dalla polizia municipale, il dono del torcolo (dolce tipico della festa in ricordo del martirio di Costanzo) da parte degli artigiani e commercianti e il dono dell’incenso dal Consiglio pastorale parrocchiale.